
Sono Vera. Creo opere e oggetti decorativi con materiali di recupero, soprattutto marino, e ogni pezzo che lascia il mio laboratorio è unico.
Il tema è quasi sempre il mare e lo stile è poetico e sognante, spesso con colori e forme giocose, ma altre volte in composizioni minimali.
Collaboro con architetti e arredatori, studiando con cura le loro esigenze, per creare opere che si integrino nell'arredamento ed aiutino a rendere unici ed emozionanti gli ambienti.
La personalizzazione delle opere destinate ad abitazioni private o ad attività ricettive è una parte del lavoro importante, che, sfidandomi, mi permette di esplorare nuove idee, forme e colori.
Ma il mio lavoro è soprattutto libero: un flusso ispirato dalla forma originaria di ciò che trovo sulle spiagge, tra gli scarti di falegnamerie o nelle soffitte. Non faccio quasi mai tagli drastici e mi piace che la vita passata del pezzo si veda: con i chiodi piantati, le spaccature e la vernice scrostata. Sono elementi che raccontano una storia e rendono ogni lavoro irripetibile.
Oltre a lavorare su commissione, partecipo a mercati artigiani, dove espongo ciò che produco. I mercati hanno per me un fascino atavico e, sebbene in passato non abbia mai neanche sognato di vivere di arte, ho sempre invidiato chi lo faceva spostandosi, conoscendo luoghi e persone nuovi di volta in volta. Adesso questo è parte fondamentale e irrinunciabile del mio lavoro e processo creativo.
A proposito di vita randagia, faccio parte dell'associazione Vista Mare, una famiglia creativa di artigiane toscane a cui devo molto, che organizza eventi itineranti all'insegna della sostenibilità, del consumo consapevole, della condivisione e del mare.

Qualche riga per raccontare da dove venga tutto questo.
Sono nata e cresciuta all'Isola d'Elba e raccolgo cose dalle spiagge da sempre. Fin da quando ero piccola ho imparato a tenere con me un sacchetto per raccogliere la sporcizia. Crescendo, ho iniziato a conservare i pezzi interessanti: la plastica dalle forme sgargianti e i legni dalle forme strane. Raccoglievo e conservavo, senza sapere bene cosa farne. Poi è arrivato il Covid e mi sono trovata sola in una stanza con legni accumulati, rondelle e colori. Ad un tratto, tutto ha trovato il suo posto, compresa me, che dopo essermi persa varie volte, sono approdata qui: su una piccola isola felice fatta con un pezzo di legno.
Mi si avvista all'Isola d'Elba o a Pisa. Le opere possono essere spedite (nella maggior parte dei casi).